About the Journal
Gli “Annali” del Museo Storico Italiano della Guerra nascono nel 1990, con uno “sperimentale” numero 0, con l’intento «di essere strumento di “colloquio” con i soci, di portare a conoscenza quanto si fa per la valorizzazione del nostro patrimonio sia di oggettistica sia di materiali d’archivio o biblioteca, di coinvolgere tutti coloro che intendono dare nuovo impulso a questo nostro museo». All’interno della rivista hanno trovato spazio ricerche storiche, approfondimenti sulle collezioni del Museo, inventari dell’archivio storico, recensioni, cronache dell’attività del Museo, ma anche – occasionalmente – atti di convegni, tra i quali I musei della Grande Guerra dalla Valcamonica al Carso nel n. 3/1994, La patria contesa. Trieste, l’Istria, l’esodo, il confine orientale (1918-1947) nel n. 5/6 del 1996/1997, e L’Italia nella guerra mondiale e i suoi fucilati: quello che non sappiamo” nel 24 del 2016. In oltre vent’anni di attività hanno collaborato con la rivista storici italiani come Piero del Negro, Lucio Fabi, Filippo Cappellano, Marco Rovinello, Diego Leoni, Camillo Zadra, Fabrizio Rasera, Raoul Pupo e stranieri come Bohumir Klipa, Lieselotte Popelka, Laurence Cole.
Dal 2018 gli “Annali” vengono pubblicati esclusivamente in formato digitale – sono accessibili dal sito web del Museo – e non ospitano più la cronaca delle attività del Museo, che dal 2019 ha trovato invece spazio in un apposito report annuale distribuito tra i soci e i collaboratori del Museo.