V. 3 (1997)

Articoli

• Appunti e riflessioni in margine all’ecdotica di Gianfranco Contini

  Lucia Lazzerini

  7-25

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• «Diffondere l’abitudine della dimostrazione positiva e scientifica anche al di là del regno delle cifre e delle linee» riflessi della nuova scienza e critica del testo in Italia fra 1860 e 1880: l’esempio Caix

  Giuseppina Brunetti

  27-50

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• Un libro, una prefazione e la lettera a un amico E.R. Curtius e Europäische Literatur und lateinisches Mittelalter nel 1945

  Silvia De Laude

  51-60

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• «Petrarca filologo» e la tradizione romanza: appunti minimi sui “canoni” degli autori volgari nei Trionfi e nel Canzoniere

  Alessandro Pancheri

  63-72

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• Poliziano e la critica testuale inventiunculae?

  Carla Battelli

  73-88

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• Pietro Bembo filologo volgare

  Carlo Pulsoni

  89-102

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• «Non mutando, né modo di scrivere, né parole, né voci» remigio Nannini editore della Vita di Pietro Avogadro di Antonio Cornazano

  Andrea Comboni

  103-130

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• Per la fortuna dei romanzi cavallereschi nel Cinquecento il caso della Tavola Ritonda

  Arianna Punzi

  131-154

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• La «speranza» del poeta le lettere leopardiane sull’edizione mancata delle Canzoni

  Luigi Trenti

  155-165

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• Prestigio storico dei testimoni e ultima volontà dell’autore

  Claudio Giunta

  169-198

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• Dove e quando fu composto il sirventese Cantarai d’aquestz trobadors

  Saverio Guida

  201-226

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• Il partimen “En Raimbaut, pros dompna d’aut paratge”

  Andrea Brusoni

  227-243

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• Francesca, o la cognizione del dolore riscritture nel quinto dell’Inferno

  Guglielmo Gorni

  245-252

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• Vexilla inferni

  Carlo Santini

  253-257

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• «Quantum illos proximius imitemur, tantum rectius poetemur» note sul Chigiano L. VIII. 305 e sulle “antologie d’autore”

  Giovanni Borriero

  259-286

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• Un caso di plagio quattrocentesco il Dialogo de Palimaco et de Pillarcho di Angelo Caracciolo napoletano

  Fabio Massimo Bertolo

  287-292

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• Intertesti volatili dei Sepolcri

  Giorgio Brugnoli

  293-300

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• L’Arca di sasso una sestina “sofferta”. Appunti sulla Sestina a Firenze di Franco Fortini

  Federico Scaramuccia

  301-326

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• Il seme e il frutto del piangere i Versi Livornesi di Giorgio Caproni

  Luca Marcozzi

  327-337

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• Lancelot du lac bresson e la scrittura del mito

  Gioia Paradisi

  339-345

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• Il soggettivismo nella prima lirica italiana (in margine ad un libro recente)

  Fortunata Latella

  349-367

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• Dante e il «verso dai mille addii» osip Mandel’stam, Conversazione su Dante

  Annalisa Comes

  369-373

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